mercoledì 6 maggio 2020


Recensione: La prigioniera del silenzio


Titolo: La prigioniera del silenzio
Autore: Valeria Montaldi
Casa Editrice: Best Bur
Prima pubblicazione: settembre 2014
Pagine: 425
Prezzo: ebook 6,99 €/cartaceo 9,00 €
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: 5/5
Trama: Venezia, 1327. 
Quello di Giulia Bondimier, unica erede di un'illustre famiglia patrizia, è un amore sincero, travolgente e passionale. Ma anche impossibile. Vietata dai costumi del tempo, la sua relazione con il giovane Samuel Macalia, setaiolo ebreo, ha come tragica conseguenza una gravidanza inattesa. Segnata da questa macchia indelebile, Giulia non ha scelta: deve cambiare vita e rinunciare al frutto della sua colpa. Destino parallelo, quello di Nicoleta. Figlia di un umile carpentiere e vittima di uno stupro, è costretta a privarsi della creatura che porta in grembo. Fuggita in terraferma, riesce a trovare un lavoro capace di restituirle dignità e rispetto. Giulia, invece, obbligata suo malgrado alla vita monastica, rimane nella città che l'ha vista nascere. Venezia è una prigione per lei, ma è anche l'unico luogo che le permette di rimanere vicino a chi non avrebbe mai voluto perdere. Passati vent'anni, Giulia sarà chiamata a scelte difficili e coraggiose. Nonostante la società di cui fa parte sia dominata dai rapporti di forza stabiliti da uomini, saprà dimostrare come il legame ancestrale che unisce una donna ai suoi figli non possa essere spezzato da niente e da nessuno.

Venezia, 1327.
Due donne, due madri.
La loro lotta contro le ingiustizie di ogni tempo.

Buon pomeriggio miei cari lettori e bentornati sul blog!

Nuovo giorno...nuova recensione; il libro di cui voglio parlarvi l'ho scoperto, totalmente per caso, navigando su Internet.
Così in un momento di pausa, ho deciso di darvi uno spunto per una lettura futura.

Il libro in questione è La prigioniera del silenzio di Valeria Montaldi, un romanzo stupendo e molto profondo con sfondo la città di Venezia, alle soglie della più tremenda epidemia di peste; al suo interno, inoltre, è presente un'importante introspezione sull'essere donna e madre.

La storia, infatti, si sviluppa in un arco temporale, dal 1327 al 1348, e vede come protagoniste principali due donne tanto diverse, quanto simili nella loro condizione di madri.

La prima vicenda è quella di Giulia Bondimier, giovane erede di una famiglia patrizia, la quale all'oscuro di tutti ha una relazione con l'avvenente Samuel Macalia, commerciante di stoffe ebreo, del quale, dopo essere stata abbandonata, scopre essere incinta.
Alla notizia di tale scandalo, viene costretta dalla zia e dal prete, a rinunciare, una volta nato, al frutto peccaminoso della sua storia con un ebreo; e a passare il resto della vita in un convento.

Sullo stesso piano vi è la vicenda di Nicoleta, umile ragazza figlia di un carpentiere, la quale una notte di ritorno a casa viene violentata da un uomo di sua conoscenza, e del quale si ritrova incinta.
Sconvolta e umiliata si rifugia in un convento, e una volta messo alla luce il bambino lo affida alla cure della badessa, la quale l'aiuta a ricominciare una nuova vita altrove, lontana dalla città che tanto l'ha fatta soffrire.

La storia riprende poi vent'anni dopo, siamo nel mezzo dell'epidemia di peste, e in questo scenario di morte ritroviamo Giulia e Nicoleta, la prima badessa di un monastero e la seconda moglie di un noto mastro sartore.
Entrambe sono costrette a vivere vite non soddisfacenti e soprattutto soffrono per aver abbandonato appena nati i figli, e desiderano poterli vedere almeno una volta, per sapere se sono felici e se stanno bene.

In parallelo alla storia delle due donne, si sviluppano le vicende di Cristina e Francesco, giovani ragazzi innamorati e intenzionati a sposarsi; e quella di Marco, giovane aiutante in una bottega di stoffe a Lucca.

A questo punto della storia, le vite di tutti quanti i personaggi si intrecciano tra di loro, portandoci in una fitta di rete di segreti e malintesi...ma se volete sapere come si conclude la vicenda non vi resta che leggere il romanzo!!

Questa lettura è stata una rivelazione, ho amato la scrittura dell'autrice e il suo potere di rapire con le parole, riuscendo a portarti all'interno della vicenda.

Ho apprezzato molto i personaggi di Giulia e Nicoleta, soprattutto il loro sviluppo nel corso della storia, portandole, da giovani ragazze, ad essere delle donne con un grosso bagaglio sulle spalle, che le ha rese quelle che sono.

Si tratta di un romanzo molto toccante, che tra le pieghe della Storia, ci racconta il senso di essere donne e soprattutto madri.
Proprio per questo lo consiglio a tutte le donne...è una lettura di cui non vi pentirete.

Quando avrebbe smesso di scambiare qualunque lamento per il pianto di uno dei suoi figli? 
Quando sarebbe riuscita a dimenticare di essere stata madre?

Siamo arrivati alla fine...date una possibilità a questo romanzo, non rimarrete delusi!

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele

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