domenica 20 settembre 2020

 Review Party: Scommetto che mi ami


Titolo: Scommetto che mi ami
Autrice: Francesca V. Capone
Casa Editrice: Self Publishing
Prima pubblicazione: agosto 2020
Pagine: 374
Prezzo: ebook 0,99 €/ cartaceo 11,90 €
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama: Dante Cherubini è un archeologo di trentadue anni. Trascorre la maggior parte del tempo in giro per il mondo, tra uno scavo e l’altro. Per di più, tutte le donne cadono ai suoi piedi. Una vita da sogno in cui però ogni ragazza frequentata lo ha puntualmente mollato per il suo carattere definito “appiccicoso”. Ora si prospetta una nuova avventura: la possibilità di una grossa spedizione archeologica in Cina. Il problema? Mancanza di fondi. Dante otterrà il denaro solo e soltanto se vincerà una “semplice” scommessa: non può fare sesso per trenta giorni! Come se non bastasse, una modella sensuale e bellissima avrà il compito di mettergli i bastoni tra le ruote. E come se ancora non bastasse… Alex Turner, un’infermiera determinata e dagli occhi magnetici, dovrà prendersi cura di lui dopo un incidente causato da Giulio, l’assistente imbranato. Per Dante il percorso sarà tutto in salita. I sentimenti inspiegabili e il piano ordito da una vecchia contessa annoiata saranno i gradini che lo condurranno alla meta finale: l’amore, quello vero stavolta. 

"Professor Cherubini, lasci che l'aiuti..."
All'ultimo istante mi accorgo che in mano stringe il gladio 5. Non finirà bene.
"No, Giu..."
L'incubo diviene realtà. Il mio assistente inciampa sui suoi stessi piedi a un metro da me e subito dopo mi ritrovo a terra con lui sopra. Sarebbe andata anche bene se non avessi sentito una fitta dolorosa all'addome.
"Oddio!"
Giulio si alza e inorridisce mentre le tirocinanti lanciano degli urletti striduli.
Abbasso gli occhi e mi rendo pienamente conto della realtà.
Il gladio 5 mi ha appena infilzato!
Giulio, accidenti! 

Buongiorno miei cari lettori e bentornati sul blog!

Oggi sono qui per il review party dell'ultima uscita firmata Francesca V. Capone; sto parlando del romanzo Scommetto che mi ami, pubblicato il mese scorso.

Prima di addentrarci appieno nella storia voglio ringraziare con tutto il cuore l'autrice per avermi dato l'opportunità di leggere in anteprima il romanzo...innamorandomi così della storia e di tutti i suoi personaggi.

Ma bando alle ciance...cominciamo!

Tutto ha inizio con una scommessa che la contessa Fitzory, stanca di essere un fondo da cui attingere somme di denaro, decide di propinare ai due nipoti, Nelson e Heather...i quali avranno i soldi (necessari ad entrambi) se riusciranno a portarla a termine.
Ma non si tratta di una semplice scommessa...anzi tutto l'opposto e colpirà una persona al di fuori del nucleo familiare.

Infatti il malcapitato, su cui è caduta la disgrazia, è Dante Cherubini, collega e amico di Nelson, il quale essendo un tipo molto libertino e incline al fascino femminile, dovrà restare in astinenza per 30 giorni e resistere alle tentazioni di una bella modella (ingaggiata da Heather) pronta a farlo cadere in trappola...premio: i soldi per l'ambita spedizione archeologica in Cina.

Peccato che, mentre i nipoti discutono le clausole della scommessa; Dante oltre ad essere all'oscuro di tutto, si trova anche in una situazione molto delicata: infatti è all'ospedale con un gladio romano di duemila anni conficcato nell'addome, a causa della sbadataggine di Giulio, il suo giovane assistente.
Ed è proprio tra le mura dell'ospedale che Dante fa la conoscenza di Alex Turner, giovane infermiera a cui verrà affidata la saturazione e la convalescenza dell'affascinante archeologo.

Ma la catastrofe deve ancora abbattersi!

Sarà una volta tornato a casa che Dante cadrà vittima del suo peggior incubo: infatti non gli basta essere convalescente a causa di Giulio, ma se lo ritrova anche in casa come baby-sitter h.24; inoltre deve fare i conti con il suo nuovo vincolo di castità e la presenza quotidiana di Alex (dedita al suo lavoro da infermiera).
Ma il male peggiore deve ancora arrivare...e farà il suo ingresso durante la serata alle terme di Caracalla, e questo ha il nome di Cassandra e un impiego come modella, con lo scopo specifico di sedurre Dante.

Ecco che per il sexy archeologo ha inizio il suo inferno personale!

Il suo interesse è diviso in due; da una parte l'infermiera Alex, dall'altra la modella Cassandra...e queste due donne non potrebbero essere più diverse tra loro.
Bionda, occhi acquamarina, semplice e tifosa sfegatata della Lazio (come Dante) Alex; rossa, occhi smeraldo, appariscente, Cassandra...Dante non sa quale soluzione prendere...eppure l'ha sotto il naso.

Infatti Cassandra è la nemesi di Alex, la quale è costretta a continuare questo doppio gioco a causa di un debito contratto con Heather per aiutare la famiglia.

Col passare del tempo per Dante la situazione diventa sempre più complicata: da una parte prova una forte attrazione per Cassandra e dall'altra inizia a provare dei sentimenti per la bella Alex...

Chi sceglierà tra le due? E come prenderà il doppio gioco di Alex?

Per scoprirlo non vi resta che leggere il romanzo!

Oltre alla storia in sé vorrei spendere due parole per i personaggi...perfetti tutti quanti, sia quelli principali sia quelli secondari.

Dante e Alex (alias Cassandra) formano un connubio perfetto tra ironia, dolcezza e malizia...e insieme fanno scintille, soprattutto quando sono vicini in situazioni poco consone e quando guardano le partite della Lazio (particolare molto gradito, in special modo da mio papà...visto che è la sua squadra del cuore).

Non si può non adorare la coppia Giulio e Dafne...è proprio vero che gli opposti si attraggono; come anche Tristan con la sua stravaganza e Clio, la sorella di Dante, con tutta la famiglia appresso (lei è la protagonista insieme a Romeo di Chocolat Blanc, prossimo libro che leggerò!).

Detto questo...consiglio assolutamente questa lettura!
Francesca con la sua scrittura semplice, fresca e scorrevole ci rapisce appieno con le sue parole, portandoci a vivere le vicende insieme ai personaggi stessi!

"Ancora voi due? Volete proprio farvi arrestare."
Cerco di bloccare Tristan ma è più veloce d una lepre selvatica.
"In realtà stiamo salvando una storia d'amore. La mia amica Alex...sa l'infermiera modella in incognito innamorata del bel professore? Deve assolutamente entrare in aeroporto e impedire all'amore della sua vita di imbarcarsi su un volo per Londra. E' la loro opportunità di essere felici."
"E dovete farlo travestiti da Simone e Garfunkel?"
Tristan lancia un urlo disumano. Devo coprirmi le orecchie.
"Siamo Freddie Mercury e John Deacon!"

Siamo arrivati alla fine...leggete questo romanzo, non ve ne pentirete...parola di lupetto!

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele❥




venerdì 18 settembre 2020

Recensione: Omicidio a Whitehall


Titolo: Omicidio a Whitehall
Titolo originale: Mayhem
Autore: Sarah Pinborough
Casa Editrice: Fanucci Editore
Prima pubblicazione: maggio 2014
Pagine: 331
Prezzo: ebook 4,99 €/cartaceo 14,00 €
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama: Londra, 1888. 
La città è in preda al terrore: Jack lo Squartatore continua a mietere vittime e le forze dell'ordine sono incapaci di fermarlo. Ma c'è anche un altro serial killer che si aggira per le strade della città: gli omicidi sono altrettanto brutali, i corpi vengono ritrovati senza arti e senza testa. Il chirurgo ufficiale di Scotland Yard, il dottor Thomas Bond, non ha dubbi sul fatto che siano due assassini diversi: a differenza di Jack the Ripper, il secondo è mancino, ha buone conoscenze di anatomia e seziona le sue vittime con freddezza. Più prosegue nelle sue indagini personali, più il dottor Bond diventa ossessionato dal suo avversario. Insonne, afflitto da dolori che lo portano a consumare oppio, Bond finisce per allontanarsi dalle soluzioni razionali, scoprendo una pista che lo porta a un'entità sovrannaturale. La caccia è iniziata e non basteranno i mezzi delle forze dell'ordine per portarla a termine...

Londra 1888,
un brutale assassino
si aggira per le strade della città.
E non è Jack lo Squartatore.

Buongiorno miei cari lettori e bentornati sul blog!

Oggi sono super eccitata perché ho deciso di parlarvi di un libro stupendo, ispirato a fatti di cronaca nera avvenuti nella Londra vittoriana, in concomitanza con l'operato di Jack lo Squartatore.
Il romanzo in questione è Omicidio a Whitehall di Sarah Pinborough; si tratta di un thriller dalle sfumature paranormali e molto dark.

Il medico ufficiale di Scotland Yard, il dottor Thomas Bond, si trova alle prese con un caso molto particolare ed estremamente macabro.
Le vie della città (e anche quelle di Parigi) sono sconvolte dagli omicidi di numerose ragazze, accomunate tutte dal modus operandi del killer.

Infatti dopo averle sgozzate, il killer, amputa loro sia gli arti superiori sia quelli inferiori, asporta tutti gli organi interni e recide la testa; e alla polizia fa rinvenire solo arti e busto, mentre le teste e gli organi sembrano sparire nel nulla...

Le autorità si trovano di fronte ad un emulatore di Jack lo Squartatore. 
Peccato che il nostro dottor Bond è sicuro che si tratti di due persone completamente differenti...il nuovo killer è mancino, ha poca conoscenza d'anatomia, si avventa sulle vittime in maniera fredda e brutale, e grande differenza con Jack uccide ragazze di ogni genere (e non solo prostitute).

Più cerca di arrivare ad una soluzione, più per il dottor Bond la ricerca del killer diventa la missione principale della sua vita.
Stanco, per l'insonnia che da tempo popola le sue notti, si aiuta con l'assunzione di laudano e oppio...e sarà in una delle fumerie dei bassifondi che fa la conoscenza di un uomo particolare e caratterizzato da un braccio atrofizzato, che si aggira per le fumerie osservando le persone che vi sono.

E sarà proprio con il proseguire del caso, che all'indagine personale del dottor Bond si uniscono due personaggi particolari e accomunati da un segreto oscuro...si tratta dell'uomo con il braccio atrofizzato e Aaron un barbiere polacco con una profonda paura per l'acqua.

Tutti e tre sanno che questi omicidi sono accomunati da un qualcosa di sovrannaturale e maligno...una presenza arrivata da lontano e pronta a versare il sangue della città...

Chi sarà ma il killer?! E quale presenza vogliono combattere?!

Per saperlo non vi resta che leggere il romanzo!!

Questo libro mi ha completamente stregato, tiene incollato alle sue pagine senza darti la possibilità di metterlo giù...perché proprio come il dottor Bond, adesso, la tua missione è capire chi si cela dietro ai macabri omicidi.

Mi sono innamorata del personaggio di Thomas Bond, poiché in sé rappresenta la scienza e la credenza...e che nonostante le sue imperfezioni e vizi è un uomo come tutti, alla ricerca della verità e della giustizia!

Si tratta di una lettura assolutamente consigliata, soprattutto nelle giornate fredde e piovose, per entrare ancora di più nell'atmosfera giusta. 
Inoltre dalla prima all'ultima pagina è un susseguirsi di suspense, sangue, indagini e credenze popolari.

Che dire è un romanzo scritto in modo sublime...se avessi potuto gli avrei dato anche la lode!!
Quindi...lo consiglio a tutti gli appassionati di thriller, dell'epoca vittoriana e affascinati dalla figura di Jack lo Squartatore (come la sottoscritta!)

"Credete che mi abbia visto?" chiesi. "L'Upir?"
"Forse. E' probabile." Il prete scrollò le spalle. "Ma ciò non deve preoccuparvi. Il problema non è se lui vi ha visto o meno. Dobbiamo solo sperare che non si renda conto del fatto che voi avete visto lui."

Siamo arrivati alla fine...una cosa sola: comprate assolutamente questo romanzo, saranno soldi ben spesi!

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele🂡


mercoledì 16 settembre 2020

#allyouneedislove#: Ti scrivo una canzone


Titolo: Ti scrivo una canzone
Autore: Daniela Volonté
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Prima pubblicazione: luglio 2020
Pagine: 320
Prezzo: ebook 8,99 €/cartaceo 12,25 €
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama: Ludovica è una ventenne come tante che si barcamena tra l'università e gli amici, e con una grande passione: la poesia. Un giorno, con sua sorpresa, scopre che uno dei suoi testi, spedito di nascosto dal fratello Francesco, ha vinto un concorso per giovani autori di canzoni. La ragazza ha ottenuto un premio in denaro, ma anche un contratto di collaborazione come paroliere dei Sonder, il gruppo del momento, che si trova alla deriva ed è appena stato spedito in clausura dai manager. Un po' sconvolta, un po' lusingata, Ludo raggiunge i Sonder nella location segreta in cui stanno lavorando al nuovo album e rimane subito affascinata da Nico, il frontman della band, che, dopo un inizio burrascoso, sembra ricambiare il suo interesse. I due, però, non potrebbero essere più diversi: Nico è un ribelle in costante tumulto interiore con una vita pazzesca; Ludo, invece, è una ragazza acqua e sapone che, conclusa la parentesi con i Sonder, dovrà tornare alla solita routine. Quando l'amore arriverà a bussare alla loro porta, riusciranno a mettere da parte le differenze?

Ci vuole coraggio 
per ascoltare 
la musica del cuore.

Buon pomeriggio miei cari lettori e bentornati sul blog!

Eccoci nuovamente qua per il secondo appuntamento della rubrica #allyouneedislove#...ed oggi ho deciso di parlarvi di un romanzo letto a fine luglio, ma che con la lentezza da bradipo recensisco solo ora (meno male che ho una buona memoria...altrimenti sarebbero guai!)

Il romanzo di oggi è Ti scrivo una canzone di Daniela Volonté (autrice che ho conosciuto attraverso il romanzo Buonanotte amore mio).
Ho apprezzato moltissimo questo libro, poiché leggendolo sembra quasi di ascoltare una melodia...ed è più che azzeccato visto che la protagonista e il filo conduttore della storia è la musica, interpretata (in questo caso) dalla rock band Sonder.

I Sonder sono la rock band del momento, nota a tutti (oltre che per la fama) per la loro passione per gli eccessi sia nel modo di vestire sia nell'atteggiamento; e la quale dopo l'arresto di Erik, componente della band e paroliere, è precipitata in uno stato di dolore che impedisce loro di comporre canzoni per il nuovo album.

Ed è qui che entra in campo Ludovica, giovane ragazza con la passione per la poesia e prossima alla laurea magistrale in Lettere Moderne...sarà proprio la sua bravura nei componimenti poetici, che la porterà sulla strada dei Sonder.
Infatti a sua insaputa, Francesco, il fratello minore, l'ha iscritta ad un contest musicale con una delle sue numerose poesie; e con maggiore stupore scopre anche di essere la vincitrice...la sua poesia diventerà la prossima canzone della band!

Inoltre le viene offerta l'occasione di passare due mesi in una villa, nella campagna toscana, e lavorare a stretto contatto con la band per scrivere i testi delle canzoni del loro prossimo album.

Ma questa convivenza forzata non è vista di buon occhio dalla band, in particolar modo da Nico, il frontman del gruppo; i quali non vogliono mettere in mano ad un'estranea quello che hanno di più prezioso: la musica.

Quindi a farla da protagonista, oltre alla musica, è il rapporto di odi et amo tra Nico e Ludovica...i due fin dal primo momento non si possono vedere.
Lui la considera una principessa viziata e superficiale; mentre lei lo considera un bad boy dedito agli eccessi di ogni genere e con una voce ruvida e profonda.

Ma quello che era iniziato come uno scontro di fuoco...piano piano si trasforma in un qualcosa di più profondo, poiché entrambi capiranno che non ci si deve fermare alle apparenze, ma andare oltre; ed è proprio così che troveranno l'uno nell'altra una solida roccia su cui contare sempre.

Quello che lega Nico e Ludovica oltre alla musica, le parole e la crescente attrazione, è una frase presa da un classico di metà Ottocento, ovvero Cime Tempestose di Emily Brontë, che recita: Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono la medesima cosa. 
In questa frase, lasciata da Nico nel quaderno di Ludovica, entrambi i ragazzi si rispecchiano appieno...portandola ad essere la loro frase.

Tra musica, parole profonde, amore, passione, gelosia, segreti, dolore, rivincita...la storia di Nico e Ludovica, assieme a quella del resto della band ci terrà compagnia nel corso della vicenda e del suo finale...che per scoprirlo non vi resta che leggere il romanzo!

Del romanzo oltre alla vicenda narrata ho apprezzato molto il rapporto di odi et amo tra i due protagonisti, e il suo evolversi in qualcosa di più profondo e importante.
Mi sono piaciuti anche gli altri componenti della band, ad eccezione di Sole, la quale l'ho trovata irritante dall'inizio alla fine; mentre mi ha stretto il cuore, in una morsa potente, il legame profondo tra Nico ed Erik, il quale nonostante le avversità rappresenta un sentimento unico e stupendo.

Detto questo consiglio questo romanzo a tutte le ragazze che vogliono leggere una storia d'amore ed essere cullate allo stesso tempo della note della musica!

Sfidando la sorte ho girato il quaderno e ho riletto le frasi che Nico mi lascia da una settimana. Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono la medesima cosa. È una citazione di Emily Brontë e la trovo perfetta per descrivere ciò che sento quando siamo soli. Siamo fatti della stessa materia perché riusciamo a capirci e a completarci.

Siamo arrivati alla fine...romanzo assolutamente consigliato!

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele🎼


mercoledì 9 settembre 2020

Recensione: Fiori sopra l'inferno


Titolo: Fiori sopra l'inferno
Autore: Ilaria Tuti
Casa Editrice: TEA
Prima pubblicazione: gennaio 2019
Pagine: 366
Prezzo: ebook 3,99 €/cartaceo 16,05 € (flessibile 4,75 €)
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama: «Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

"Che cosa devo cercare?" le chiese, dopo qualche minuto che rovistava alla cieca.
Alla fine ce l'aveva fatta a invocare aiuto.
"Gli occhi" rispose Teresa. "Non li abbiamo ancora trovati."

Buon pomeriggio miei cari lettori e bentornati sul blog!

Oggi sono qui per parlarvi di un thriller tutto all'italiana, che ho letto ad inizio agosto e ho amato alla follia.
Il romanzo in questione è Fiori sopra l'inferno di Ilari Tuti, si tratta del suo esordio come scrittrice...e posso dire un inizio molto promettente!

La vicenda principale si svolge a Travenì, piccolo paese di montagna, il quale durante i preparativi per i festeggiamenti di San Nicola, viene sconvolto dal ritrovamento, lungo un sentiero boschivo, del corpo nudo, e adagiato in una posizione rituale, di un uomo al quale il killer dopo averlo ucciso in maniera brutale, gli ha strappato gli occhi (a mani nude) e con i vestiti insanguinati ha dato vita ad un fantoccio che lo rappresenta (una sorta di totem rituale).

Ad occuparsi del caso viene chiamata Teresa Battaglia, commissario e profiler dalla mente acuta e dalla lingua tagliente.
Al suo fianco nel corso delle indagini, oltre agli agenti Parisi e De Carli, arriva l'ispettore Massimo Martini, trasferitosi appena in paese.

Al primo omicidio se ne susseguono altri, tutti collegati tra loro da un filo sottile, ma estremamente importante e delicato.

Alla vicenda principale si aggiunge una vicenda successa molti anni prima, e collegata in qualche modo agli omicidi appena avvenuti.
Infatti l'intera storia si svolge su due diversi archi temporali e presenta diversi punti di vista...rendendo così la narrazione più intrigante tanto da affascinare il lettore e tenerlo incollato alle pagine.

Teresa Battaglia è un personaggio duro e sicuro di sé, ma che allo stesso tempo combatte contro la sua fragilità interiore.
Si tratta di un personaggio umano e privo di ogni cliché; infatti è una donna non più giovane in lotta con il suo corpo e la malattia che l'affligge da tempo: il diabete.
E adesso, che è alle prese con un caso complicato, piano piano si manifestano i sintomi di una malattia che la spaventa più di qualsiasi cosa, ed è in grado di rubarle i ricordi e chi è lei!

Dall'altra parte vi è l'ispettore Massimo Martini, il quale si trova in perenne contrasto con il suo commissario, ma dal quale è sicuro d'imparare molto e alla quale comincia ad affezionarsi (come un "figlio") come è successo agli altri poliziotti.
Lui rappresenta, di più, il classico ispettore dei romanzi polizieschi, ma estremamente perfetto in coppia con Teresa Battaglia: poiché se lei rappresenta l'intuizione, lui rappresenta la certezza...ed è ciò che li porta a risolvere il caso attorno al quale ruota l'intero romanzo.

Vorrei spendere anche due parole per il serial killer, il quale, come dice il commissario, è prima di tutto una vittima ( e la colpa è di chi lo ha "cresciuto") e non comprende il significato della vita e della morte...
In questo romanzo mi sono ritrovata a provare dispiacere per l'assassino, poiché andando avanti nella lettura ci si rende conto che non è sua la colpa di quello che è diventato, e delle azioni che si ritrova a compiere (spinto da diverse motivazioni da una parte valide dall'altra no).

Inoltre l'autrice con i diversi capitoli dedicati ai tempi antecedenti la vicenda, ci porta in un preciso momento della storia di tutti noi...dove all'interno degli orfanotrofi, nel periodo nazista e quello subito successivo, venivano fatti esperimenti sui bambini...ed è proprio da questo fatto che parte poi tutta la vicenda principale...

Leggere questo romanzo ti smuove qualcosa dentro, poiché ci si rende conto di cosa sia in grado di fare l'essere umano, senza provare un minimo di risentimento e tristezza per le vite rubate e deviate dal loro corso naturale.

Si tratta di una lettura assolutamente consigliata.
Adesso non vedo l'ora di mettere le mani su Ninfa Dormiente per ritornare a vivere una nuova vicenda in compagnia di Teresa Battaglia e della sua particolare famiglia!

Guardò il proprio riflesso sul vetro della finestra.
Vide una donna con le rughe e scarmigliata, il viso stanco e gli occhi lucidi.
Era il suo viso, quello. Il viso di una guerriera.

Siamo arrivati alla fine...correte a recuperare questa lettura, se ancora non l'avete fatto!

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele




lunedì 7 settembre 2020

Recensione: Cronaca di una morte annunciata


Titolo: Cronaca di una morte annunciata
Titolo originale: Cronica de una muerte anunciada
Autore: Gabriel García Márquez
Casa Editrice: Einaudi
Prima pubblicazione: giugno 1982
Pagine: 92
Prezzo: ebook 7,99 €/cartaceo 9,02 €
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama: Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, "villaggio bruciato dal sale dei Caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Ángela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione.

Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5,30 del mattino per andare ad aspettare il bastimento con cui arrivava il vescovo.

Buon pomeriggio miei cari lettori e bentornati sul blog!

Oggi voglio parlarvi di un libro breve, ma estremamente bello e particolare.
Il romanzo a cui mi riferisco è Cronaca di una morte annunciata di Gabriel García Márquez, autore colombiano noto a tutti per i romanzi Cent'anni di solitudine e L'amore ai tempi del colera (titoli che voglio assolutamente recuperare).

Mantenendo fede alla lingua originale, la trama di questo breve romanzo è racchiusa alla perfezione nel titolo, il quale ci serve su un piatto d'argento lo spoiler dell'intera vicenda.
Infatti il libro inizia con il narratore (ovvero l'autore stesso) che a 27 anni dall'episodio, decide di raccontare, attraverso la voce di diversi personaggi, il giorno in cui Santiago Nasar venne ucciso per mano dei gemelli Pedro e Pablo Vicario.

I due sono motivati a perpetrare l'omicidio per una questione d'onore, infatti la sera precedente (il giorno delle nozze della sorella), senza destare rumore, Angela Vicario viene riaccompagnata alla casa natale dal marito Bayardo San Roman con l'accusa di non essere vergine.
Costretta a dare spiegazione, sotto le botte della madre, rivela così ai fratelli che ad approfittarsi di lei è stato Santiago Nasar, conosciuto nel paese per le sue avventure (anche se fidanzato).

E' proprio il dovere di vendicare l'onore della sorella che spingerà i gemelli Vicario ad escogitare l'omicidio del ragazzo per il giorno successivo, quello dell'arrivo del Vescovo; e a renderlo pubblico in tutto il paese.

Infatti la cosa che lascia stupito il lettore non è tanto l'omicidio perpetrato, poiché lo si deduce dal titolo, ma il fatto che l'intero paese nonostante fosse al corrente del piano dei gemelli Vicario non fa nulla per salvare la vita a Santiago e liberare i due fratelli dall'impegno d'onore, di cui farebbero volentieri a meno (come lo fanno dedurre loro stessi).
Possiamo dunque dire che nessuno ha il coraggio di contrastare la volontà dei gemelli Vicario, mettendo in salvo il giovane Santiago da un destino avverso e crudele.

Anche se fino all'ultima pagina, il lettore, spera nel colpo di scena che prevede la sopravvivenza di Santiago; il titolo fin da subito ci fa restare con i piedi per terra...Santiago morirà e con la sua morte l'onore di Angela verrà vendicato.

In questo romanzo non è presente una narrazione cronologica, anzi essa alterna analessi e prolessi, permettendo al narratore di avere più indizi dalle persone che erano presenti quel fatidico giorno, e poter così stilare un resoconto attendibile sul fatto di cronaca (portando anche noi all'interno dell'indagine).

Oltre alla vicenda in sé e ai personaggi, quello che mi ha tenuto con il fiato sospeso è la tematica che Márquez affronta con un metodo dettagliato e a tratti storico; infatti come lo si può dedurre dalla lettura, la vicenda di Santiago Nasar e dei gemelli Vicario è una storia d'onore...l'intero paese non si oppone al destino di Santiago per un semplice motivo, ai loro occhi l'onore di Angela e della famiglia Vicario è rovinato, e quindi l'omicidio viene accettato come unico rimedio possibile.

Questo è la prima opera di Márquez che leggo, e mi sono innamorata alla follia della sua scrittura, la quale è ricca di dettagli e fatti, quasi fosse una ricerca storica. Anche il linguaggio usato è molto ricercato, ma allo stesso non risulta complicato da comprendere, poiché l'utilizzo di molti intercalari popolari e turpiloqui, rendono il linguaggio quotidiano.

Consiglio questa lettura a tutti quanti...Márquez riesce ad incantare con la sue parole e la sua scrittura, portando il lettore in posti lontani e magici.

Poi entrò in casa per la porta posteriore, che stava aperta dalle sei, e crollò ventre a terra in cucina.

Siamo arrivati alla fine...non perdetevi questa breve ma magnifica lettura!

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele