sabato 14 marzo 2020

Libri invisibili: Stabat mater di Tiziano Scarpa


Titolo: Stabat mater
Autore: Tiziano Scarpa
Casa Editrice: Einaudi
Prima pubblicazione: ottobre 2008
Pagine: 137
Prezzo: 17,00€
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: 🌟🌟🌟🌟🌟
Trama: È notte, l'orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta. Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l'ha abbandonata. La musica per lei è un'abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall'alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa "Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci". Così passa la vita all'Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell'arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre più incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi. Grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, Cecilia troverà una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione.

"La musica di don Antonio entra dentro i nostri occhi impregna le nostre teste, ci fa muovere le braccia. Il gomito e il polso del braccio destro si snodano per manovrare l'archetto, le dita della mano sinistra si piegano sulle corde. Noi siamo attraversate dalla musica dei maschi."

Buon pomeriggio miei cari lettori e bentornati sul blog!!

Come in tutte le cose, anche nel mondo della lettura, a molti libri non viene dato il giusto peso...mi riferisco al fatto che alcuni di questi non vengono ricordati ed esaltati come dovrebbero.

Proprio per questa motivazione ho deciso di creare una piccola rubrica dedicata alle letture che in pochi conoscono, sperando così di rendere loro un po' di giustizia.

Per inaugurare questa rubrica ho deciso di parlarvi di un libro che custodisco con molta gelosia, poiché insieme ad un altro romanzo (di cui vi parlerò più avanti) è stato un dono inaspettato da parte di una persona che sapendo della mia passione per la lettura, ha deciso di regalarmi il suo libro preferito con tanto di dedica!!

Il romanzo a cui mi riferisco è Stabat Mater di Tiziano Scarpa, con il quale nel 2009 vinse il "Premio Strega".

Con le sue 137 pagine e un unico grande capitolo, sotto forma di lettere, il romanzo narra la storia della giovane Cecilia.

Siamo nel XVIII secolo, Cecilia è una giovane ragazza abbandonata alla nascita all'Ospitale della Pietà a Venezia dalla madre.
Della donna conserva solo metà del segnale, una rosa dei venti; mentre l'altra parte la possiede la donna stessa, come simbolo di un ipotetico ricongiungimento.

La vita di Cecilia all'interno dell'Ospitale è divisa tra la giornata in cui, con le sue altre compagne,suona il violino nell'orchestra ( nonostante la sua bravura, ormai suonare è diventata un'abitudine) e la notte, durante la quale, mentre il sonno regna sovrano sulle altre, lei seduta sulle scale e riscaldata dalla parete (da cui passano i tubi della caldaia) scrive lettere alla madre che non ha mai conosciuto e di cui non riesce nemmeno ad immaginare il volto.

Ed è proprio durante una di queste notti che,d'improvviso, i capelli della sua compagna Maddalena si trasformano sotto i suoi occhi in un groviglio di piccoli serpenti...e la persona che si ritrova davanti si presenta a Cecilia come la Morte (in particolar modo la sua morte), la quale da questo momento in avanti diventa la sua confidente e "amica", che porterà la giovane violinista a dubitare su ogni cosa la circondi e anche nelle poche certezze che aveva.

Sarà l'arrivo del nuovo professore di musica, il giovane prete Antonio Vivaldi, il suo modo di vivere la musica anima e corpo, e la sua morbosa gelosia nei confronti della bravura della ragazza, a suscitare in Cecilia una voglia apparente di scappare e soprattutto di lottare e prendere in mano le redini del proprio destino.

Stabat Mater è un romanzo profondo e sincero, dove le parole dell'autore riescono a sfiorare il lettore fin nell'anima proprio come una dolce melodia suonata a violino!!

Consiglio questo libro a tutte quelle persone che vogliono immergersi in una lettura profonda e che stringe il cuore in una morsa leggendo la storia di Cecilia!!

"Io sono venuta al mondo dal vuoto. Una nicchia cava, una porzione di spazio mancante, una sottrazione, una piccola quantità di nulla è mia madre. Questo mi è stato dato in sorte, essere figlia del niente."

Siamo arrivati alla fine della recensione...io lo consiglio con tutto il cuore; si tratta, infatti, di una lettura intensa, ma che alla fine ti lascia qualcosa nel cuore!!

Vi aspetto alla prossima recensione!!

Rachele🌟



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