martedì 4 febbraio 2020

Recensione: Il quadrato della vendetta di Pieter Aspe 



Titolo: Il quadrato della vendetta
Titolo originale: Het vierkant van de wraak
Autore: Pieter Aspe
Casa editrice: Fazi Editore
Prima pubblicazione: luglio 2009
Pagine: 334
Prezzo: 6,49
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: 🌟🌟🌟🌟
Trama: Malinconico e irascibile, un pessimo carattere, nessun rispetto della gerarchia, un caustico senso dell'umorismo. il commissario Van In, appena divorziato e sempre in bolletta, amante dell'arte, dei sigari, della birra e delle belle donne (e più di ogni altra del sostituto procuratore Hannelore Martens) non ha eguali nel risolvere i casi più intricati. Bruges è la sua città. Non esiste delitto che possa nascondergli. Tanto più quando al centro delle indagini c'è un antico enigma ispirato alla filosofia dei Templari, misteriosamente collegato agli atroci misfatti di una delle più notabili e rispettate famiglie della regione, i Degroof. Tutto inizia con una strana rapina in una gioielleria; i ladri hanno lasciato una sola traccia, il celebre quadrato SATOR. Sono venticinque lettere che possono dare luogo a svariate combinazioni basate sul palindromo, la simmetria e i giochi di specchi: di qui parte l'inchiesta di Van In, che incontrerà lungo il suo corso intrighi e interessi politici, segreti alchemici e antiche vendette.

Sator Arepo Tenet Opera Rotas

Buongiorno miei cari lettori e bentornati sul blog!!

In questa giornata ventosa d'inizio febbraio, mentre mia mamma e' indaffarata nelle faccende domestiche, ho deciso di portarvi la recensione di un giallo molto particolare in tutte le sue sfaccettature.

Il libro a riguardo e' Il quadrato della vendetta di Pieter Aspe, si tratta del suo romanzo d'esordio e primo volume della serie dedicata alle indagini del commissario Pieter Van In.

Si tratta di uno di quei romanzi finiti sul mio comodino e successivamente nella libreria grazie al mio babbo, il quale ogni qualvolta e' attratto da una trama o una copertina, lo compra e lo porta a me: la lettrice di famiglia.

Ammetto che inizialmente questo romanzo non mi ispirava per niente, se non per il titolo e la piccola rappresentazione del famoso "quadrato dei Templari", ma come ogni libro ho deciso di dargli una possibilita'! E si e' rivelata la scelta migliore, infatti ho apprezzato veramente tanto questo libro, arrivando a leggerlo in pochissimo tempo.

L'intera storia, come ci preannuncia il titolo, ha come filo conduttore il tema della vendetta personale, infatti il tutto ruota attorno alla vicenda di una delle famiglie piu' illustri e ricche di Bruges, i Degroof.

La vicenda ha inizio con una strana rapina nella prestigiosa gioielleria di Ghislain Degroof, figlio di Ludovic Degroof, infatti non si tratta della solita rapina da manuale, in questo caso i rapinatori hanno versato l'intero quantitativo d'oro all'interno di una vasca piena di acqua regia (miscela con la capacita' di sciogliere l'oro).

E come nei migliori gialli non puo' mancara la firma dei rapinatori, e in questo caso si tratta di un indovinello in lingua latina, meglio conosciuto come il "quadrato dei Templari", figura geometrica formata da 25 lettere, le quali possono dare vita a numerosissime interpretazioni basate sul palindromo, le simmetrie e i giochi di specchi.

Ma questo e' solo l'inizio di un'avventura ricca d'intrighi politici, esoterismo, religiosita' e soprattutto antichi rancori che portano alla ricerca di vendetta.

Nel corso del romanzo ho avuto modo di apprezzare appieno i due personaggi che danno quella nota in piu' al romanzo: il commissario Pieter Van In e il nuovo sostituto procuratore Hannelore Martens.

Pieter Van In non e' il solito protagonista avvenente e incarnazione della perfezione...tutt'altro! Si tratta di un burbero commissario di polizia, quarantenne divorziato, non di bell'aspetto, infatti viene descritto come un uomo stempiato e con una bella pancetta; e come ogni persona del suo stesso sesso adora la birra, in particolare la Duvel, e' un fumatore accanito e non disprezza la compagnia di una bella donna. Inoltre ha la fortuna di vivere una casa antica, ricca di storia e d'arte...perfetta per il nostro commissario!!
Dalla mente brillante e perspicace, e' un magnifico investigatore...solo un po' fuori dagli schemi classici!

Dall'altra parte abbiamo Hannelore Martens, giovane ragazza di bell'aspetto e niente di meno che il nuovo sostituto procuratore. Con la sua bellezza, il carattere forte e determinato, e la sua intelligenza, diviene il braccio desto del nostro commissario riuscendo anche in un'altra piccola missione...far breccia nel suo cuore!!

Ho amato moltissimo questo libro e i suoi personaggi, e non vedo l'ora d'immergermi nelle prossime indagini della coppia Van In-Martens.

Consiglio questo libro a tutti gli amanti del genere thriller disposti a viaggiare con la mente in luoghi nuovi ed inesplorati della pazzia umana!

"Infatti, commissario. Ha ragione. I criminali non lasciano messaggi in latino."
Siamo arrivati alla fine, cosa ne pensate di questo romanzo? Siete tentati di leggerlo?

Vi aspetto alla prossima recensione!!

Rachele🌟

Nessun commento:

Posta un commento