martedì 30 giugno 2020

Recensione: La briscola in cinque


Titolo: La briscola in cinque
Autore: Marco Malvaldi
Casa Editrice: Sellerio editore
Prima pubblicazione: luglio 2007
Pagine: 163
Prezzo: ebook 6,99 €/cartaceo 11,40 €
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Trama: La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto". L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.

Mentre Massimo, tornato giocoforza barista, radunava i bicchieri, i quattro giovanottini orientarono faticosamente le sedie in direzione della passeggiata. Trasformato il circolo vizioso in anfiteatro parlamentare, si apprestavano a quello che, qui a Pineta, è l'autentico sport nazionale.
Farsi gli affari degli altri.

Buon pomeriggio miei cari lettori e bentornati sul blog!

Sistemando gli scatolini di libri, che mi arrivano da amici e parenti, mi sono imbattuta in un piccolo libricino, che mi ha incuriosito sia per la copertina molto stile vintage, sia per il titolo (si tratta di uno dei tanti giochi di carte amato dalla mia famiglia).

Il romanzo in questione è La briscola in cinque di Marco Malvaldi; primo volume della serie de I delitti del BarLume, e un giallo tutto all'italiana!

Infatti l'intera vicenda è ambientata a Pineta, piccola cittadina turistica nei pressi di Livorno, e nello specifico si sviluppa tra il famoso BarLume e il commissariato del paese.

Il tutto ha inizio con il ritrovamento, dentro ad un cassonetto nei pressi della pineta, del corpo senza vita di una giovane ragazza.
A farne la scoperta è, in primo luogo, un ragazzo uscito da una serata in discoteca e successivamente Massimo Viviani, barista e proprietario del BarLume.

Il corpo appartiene ad Alina Costa, diciannovenne nota per la sua indole poco consona ad una giovane ragazza...esito delle analisi: strangolamento.

Ad occuparsi delle indagini sarà il commissario Vinicio Fusco, uomo altezzoso e sicuro di , affiancato da Walter Carli, medico legale e conoscente della vittima.

Ma in loro aiuto arriva il barista Massimo, il quale grazie ai pettegolezzi del quartetto di anziani ovvero: Ampelio, nonno di Massimo, Aldo, Gino e Pilade; riesce ad avere gli elementi giusti per risolvere il caso e tornare alla sua vita normale da barista!!

Tra piste sbagliate, sospetti infondati, affari di sesso e droga, segreti celati...Massimo, con al seguito i Quattro Moschettieri, porterà a galla una verità scioccante e scottante allo stesso tempo (anche per una piccola cittadina come Pineta).

Cosa dire dei personaggi?

Partiamo da Massimo, il protagonista indiscusso dell vicenda, barista e nel tempo libero investigatore...dal carattere burbero e a tratti molto irritante; ma con una mente geniale e spigliata.
Al suo fianco troviamo il quartetto di vecchietti, che passano le loro giornate al bar giocando a carte e impicciandosi degli affari altrui!!

Questi sono i personaggi che, nonostante tutto, mi sono piaciuti molto.

Mentre quello che proprio non ho apprezzato è il commissario Fusco...odioso e spocchioso dalla prima all'ultima apparizioni: non sono riuscita a digerirlo! 

Unica pecca, almeno per me, è stato l'uso del dialetto all'interno del romanzo, che mi ha reso più difficile, a tratti, la lettura.

Per il resto, si tratta di un giallo di vecchio stampo, ma allo stesso tempo piacevole e avvincente da leggere.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere, e alle persone che vogliono farsi due risate in compagnia del mitico quartetto del BarLume!

"Vado a trovare una persona."
"E la partita?"
"Finiamo quando torno."
"E cosa gli devi dire, di tanto importante, a questa persona?"
"Che so chi ha ucciso sua figlia, e credo anche di riuscire a provarlo. ho solo bisogno di alcune informazioni."

Siamo arrivati alla fine...non perdetevi questa breve, ma piacevole lettura!

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele🂡





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