lunedì 3 agosto 2020

Recensione: Il sopravvissuto


Titolo: Il sopravvissuto
Autore: Antonio Scurati
Casa Editrice: Bompiani
Prima pubblicazione: marzo 2005
Pagine: 370
Prezzo: ebook 7,99 €/cartaceo 14,40 € 
Link d'acquisto: Clicca Qui
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Trama: Un liceo come tanti, il giorno della prova orale dell'esame di Stato. La commissione attende il primo candidato: un ventenne fatalmente maledetto candidato a una seconda bocciatura. Quando finalmente arriva, Vitaliano Caccia estrae una calibro 9 e stermina i suoi professori, a uno a uno, a bruciapelo. Risparmia soltanto Andrea Marescalchi, l'insegnante di storia e filosofia. Il sopravvissuto. Spetterà a lui il compito di interrogarsi sulle ragioni dell'inaudita violenza.

"È con me che stava parlando.
A voi non aveva niente da dire.
A voi avrebbe sparato.
A voi ha sparato."

Buongiorno miei cari lettori e bentornati sul blog!

Oggi voglio parlarvi di una lettura particolare, la quale ho faticato un po' a portare a termine (ma non mi sono arresa e sono riuscita a finirla).
Ho trovato questo libro, in uno dei tanti scatoloni che ci sono in cantina, e mi ha affascinato la trama e la copertina essenziale, ma estremamente appropriata!

Il romanzo a cui mi riferisco è Il sopravvissuto di Antonio Scurati, il quale si è ispirato al fatto di cronaca nera, ovvero il massacro della Columbine High School.
Inoltre nel 2005 ha vinto sia il Premio Campiello sia il Premio Nazionale Letterario Pisa.

Il romanzo è strutturato in due parti, e con un unico arco temporale, che va dal giorno della strage (il 18 giugno 2001) al giorno prima dell'inizio di un nuovo anno scolastico (il 9 settembre 2001).

Nella prima parte del romanzo, denominata Nella palestra di sangue, viviamo in prima linea, insieme al narratore della storia, il giorno degli orali di maturità, in cui con mezz'ora di ritardo si presenta il primo candidato.
Si tratta di Vitaliano Caccia, il quale al posto d'accomodarsi nella sedia apposita per il maturando, dal casco estrae una pistola e partendo dal docente di lettere uccide a sangue freddo sette professori, lasciando in vita Andrea Marescalchi, docente di storia e filosofia, e dopo aver puntato il dito verso di lui se ne va lontano da quel bagno di sangue.

Da quel momento per il professore Marescalchi inizia una vera e propria discesa agli Inferi, e dalla quale fa fatica a risalire...anche per il fatto che ormai viene appellato da tutti "il sopravvissuto", e idolatrato da tutta la gente come una sorta di miracolo, poiché è riusciuto a scampare alla furia omicida dell'assassino.

Mentre nella seconda parte, denominata L'ascia ai piedi dell'albero, vediamo la determinazione del professore Marescalchi nell'indagare, da solo, sulle motivazioni che hanno spinto Vitaliano, il suo allievo prediletto, e con il quale aveva anche in mente un viaggio in Messico, a compiere un'azione così violenta.

Questa indagine interiore si sviluppa su due piani, il primo è quello del passare del tempo, scandito dagli incontri di terapia psichiatrica di gruppo (ai quali è costretto ad andare) e dall'avvicinarsi del nuovo anno scolastico. 
Mentre il secondo piano è la rilettura del diario dell'anno scolastico appena passato, con cui il professore Marescalchi, attraverso i suoi occhi, ci porta all'interno del mondo dell'insegnamento e del rapporto che si può instaurare tra docente e allievi (un po' come quello instaurato con Vitaliano); e nel quale è convinto di trovare il casus belli che ha innescato in Vitaliano la voglia di uccidere!

Di umile origine, con una bellezza idilliaca, i lunghi capelli e la sua inseparabile moto, Vitaliano Caccia, all'interno del romanzo rappresenta l'eroe bello e dannato dei giorni nostri, il quale nonostante le sue azioni e i suoi rendimenti viene apprezzato sia dal genere femminile sia dal professore Marescalchi, il quale rivede in Vitaliano la stessa vitalità di quando era, lui stesso, ragazzo.

Dall'altra parte abbiamo il professore Andrea Marescalchi, il quale, ormai superati i quaranta, continua a vivere nel mito della sua giovinezza; e che cerca in tutti i modi di rendere partecipe i suoi ragazzi di pensieri e problemi che affliggono tutti gli adolescenti.
Si tratta di un professore-filosofo, che ha fatto della filosofia e della giovinezza la sua fonte di vita.

Si tratta, sicuramente, di un libro tutt'altro che semplice e leggero; ma consigliato a tutti quelli che vogliono trovarsi di fronte ad una riflessione molto introspettiva e filosofica del mondo che ci circonda, dove si arriva a toccare dei temi importanti, come quello della colpa e dell'innocenza (in questo caso nel mondo degli adolescenti).

Un sopravvissuto. Questo sarà d'ora in avanti il professor Marescalchi.

Siamo arrivati alla fine...che dire...lettura consigliata.

Vi aspetto alla prossima recensione!

Rachele


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